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SANSONETTI E LA FARSA PARROCCHIALE


La reazione di Sansonetti e dei suoi accoliti dalla cosiddetta “cacciata” dalla direzione di Liberazione e’ null’altro che una tragica farsa che gioca ancora una volta la carta dello Spettacolo Mediatico “LB”, Leninista Berlusconiano.
Liberazione e’ di fatto l’organo del Partito della Rifondazione Comunista, come sta scritto nella testata, ma in concreto sotto la direzione Sansonetti e’ diventato il giornalino parrocchiale della Deriva Spettacolare Bertinottiana, quella che ha creato il mostro Luxuria e ne ha fatto una bandiera anticomunista, pur rivendicandone la parola, di accettazione nel salotto televisivo nazionalpopolare.
Ed e’ cio’ che di fatto viene contestato loro dalla direzione di Rifondazione, che paga lo stipendio di Sansonetti e dei suoi complici, che si vede invece accusata di Stalinismo per voler sostituire un direttore che non solo rema contro l’attuale direzione del partito, ma che ha creato l’immaginario che ne ha determinato il crollo elettorale.

A sua risibile difesa, Sansonetti scatena l’arma dell’omofobia, accusando I trotzkysti ora maggioritari nel partito, di scatenare contro di lui Massimo Fagioli, personaggio assulutamente deprecabile e dichiaratemente, appunto, omofobo.
Peccato pero’ che Massimo Fagioli sia stato fino a ieri il guru e l’ispiratore supremo di Fausto Bertinotti, e quindi di fatto della componente bertinottiana di cui Sansonetti fa parte, il quale proprio per questo motivo si e’ sempre “dimenticato” di prendere posizione alcuna verso “l’affaire Fagioli”, anche quando piu’ volte Helena Velena ne ha denunciate le nefandezze gravemente omofobe: E si e’ dimenticato di parlarne anche quando e’ scoppiato l’altro scandalo della, ma guarda un po’, cacciata di Giulietto Chiesa da direttore di Left, con susseguente perdita di conseguenza del fior fiore del giornalismo italiano di sinistra, solo per mantenere la rubrica del guru Fagioli. Salvo poi il nostro Santo Padre dei diritti dei froci e Nemico Giurato degli Omofobi Piero Sansonetti, ben spalleggiato dall’altro mirabilmente silente ipocrita lustrinato Luxuria, ricordarsene squallidamente a sua difesa SOLO quando la questione gli e’ tornata utile.

E sopratutto quando Fausto Bertinotti ha scaricato improvvisamente in malo modo il suo beneamato guru Fagioli, ispiratore tra le altre cose del “pacifismo nonviolento” in nome del quale l’ex Lider Maximo ha votato il rifinanziamento delle missioni militari italiane e cacciato Marco Ferrando dal partito, accusato di essere un violento e guerrafondaio sostenitore della guerriglia irakena, ma in realta’ suo pericoloso oppositore interno. Operazione tra l’altro grazie alla quale Berinotti si e’ a suo tempo reso accettabile a Rutelli e Prodi, e quindi legittimato alla sua richiesta della poltorna di Presidente della Camera.
Vile strategia politica ipocrita, supportata da Piero Sansonetti, bravo scendiletto bertinottiano che ha si trasformato Liberazione in un giornale pro gay, ma in funzione di Vladimir Luxuria e del suo Consumismo Spettacolare nazionalpopolare catOdico spacciato per “rinnovamento della sinistra”.

Liberazione e’ cosi’ diventata il giornalino della parrocchietta di Luxuria e dei suoi amichetti, e lungi dall’essere questa palestra di innovazione politica e lungimiranza verso il futuro della sinistra, ha visto le sue vendite crollare vertiginosamente fino a piu’ che dimezzarsi, a dimostrazione del fatto che ne I lettori bertinottiani ne ovviamente quelli trotzkysti (o operaisti, o peggio vetero comunisti e stalinisti, come ora vengono definiti dall’area scissionista vendolian-sansonettiana) si sono riconosciuti in tale linea editoriale e nei contenuti espressi.
Contenuti che hanno peraltro fallito anche nell’ipotesi di attrarre nuovi lettori, disgustati dall’inginocchiata adorazione di San Luxuria e dei suoi trionfi a base di limousines & champagne, e dalla grottesca deriva che ha portato il giornale ad esistere solo come novelty mediatica, grazie a sparate volgarmente sensazionalistiche come la richiesta della grazia per Anamaria Franzoni.
Operazioni spettacolar/berlusconiane che pur alienandosi lettori, hanno aperto le porte dei salotti televisivi a Sansonetti, che per suo interesse personale ha quindi distrutto Liberazione simmetricamente a cio’ che faceva per lo stesso motivo Bertinotti con Rifondazione.

Dispiace solo che alcune, poche per la verita’, menti belle (soprattutto dell’ambito LGBT) che hanno creduto davvero nella supposta liberta’ di opinione priva di censura decantata da Sansonetti, ma permessa solo a chi si sottoponeva al diktat “frikkettone stalinista” bertinottiano di aderire alla Chiesa di Luxuria, simmetrico a quello di ignorare l’imgombrante e ipocrita presenza di Massimo Fagioli come nume tutelare.

Ma non preoccupiamoci troppo per la sorte di questi campioni di liberta’ opportuniste.
La “cacciata” di Sansonetti da Liberazione permettera’:

- A Vladimir Luxuria di smarcarsi definitivamente dall’ingombranteetichetta di “comunista” per poter approdare finalmente ad altri lidi politici molto piu’ remunerativi, nella fattispecie quelli di Silvio Berlusconi, previa la mediazione dello sponsor Simona Ventura, con cui si e’ gia combinato lo sporco affaire della tripla mistificazione/inganno (e ne parleremo, statene certi) dell’Isola dei Famosi

- A Piero Sansonetti di tentare di vendersi al migliore offerente, come novello Giuliano Ferrara ex comunista e ora fine conoscitore delle astuzie dello spettacolo nazionalpopolare. Ma gli andra’ presumibilmente male, perche’
A)questi ruoli non sono affatto trendy al di fuori dell’ospitata televisiva, 
B) Ferrara e’ personaggio di ben altra caratura
C) se le pagine di Novella 3000 e altri giornaletti di gossip sono un luogo ideale per le scemenzuole di falsi trasgressivi catto-moralisti alla Luxuria, I posti da direttore non sono certo disponibili, per buon senso dei rispettivi editori, a altrettanto ingombranti frikkettoni stalinisti ex tutto come Sansonetti.

- A Fausto Bertinotti, liberatosi dell’altrettanto ingombrante figura di Massimo Fagioli, di tentare di ricostruirsi una verginita’ politica e umana, nella speranza di incantare ancora qualche altra mente ingenua che gli dia credito di principale attuatore di metodi e tattiche berlusconiane all’interno della Sinistra (dove notoriamente e’ piu’ facile fare carriera se non si hanno mezzi economici a disposizione, o la capacita’ di procacciarseli comunque)

- A Nichi Vendola la possibilita’ di fondare il SUO partito, vero sogno nel cassetto di tutti I professionisti della politica di Sinistra e di tutti gli “imprenditori in bolletta” di cui sopra.
Partito, il “piccolo arcobaleno”, che nasce gia’ vecchio e perdente in partenza, perche’ permeato delle progettualita’ che hanno portato alla disfatta elettorale di Rifondazione e delle idee che hanno portato al tracollo delle vendite di Liberazione. Cioe’ l’eredita’, per l’ennesima volta ingombrante, ma a quanto pare non consapevolmente percepita, di Bertinotti & Sansonetti.

Ci chiediamo invece che fine faranno in tutto cio’ I redattori (e collaboratori) di Liberazione che nell’ultimo numero da giornaletto della parrocchia Sansonetti Luxuria hanno scritto peste e corna dell’attuale maggioranza del partito, definendola da “latrina che avanza” ad altri epiteti ben oltre cio’ che si sia mai permesso lo stesso gentleman Berlusconi nel definire I suoi avversari, hanno invocato scenari apocalittici pieni di livore “anticomunista” degni del fascismo piu’ reazionario e ottuso, hanno riletto in chiave di purga staliniana I leggittimi e condivisibili motivi che hanno portato alla sostituzione del direttore dell’ORGANO DI PARTITO che gli pagava lo stipendio per vedersi remare contro.

Cogliamo quindi l’occasione per chiedere a Paolo Ferrero, che nella scorsa legislazione in qualita’ di Ministro, e’ stato uno dei pochissimi esponenti di Rifondazione ricoprenti una carica pubblica a mostrare correttezza, lungimiranza, progettualità e soprattutto integrita’ politica,

di LICENZIARE tali personaggi insieme a Sansonetti, e rifiutare ogni lo futuro contributo.
Non sarebbe questa quindi un’ingiustizia, ma un atto dovuto, ed un favore di fatto a chi ha mostrato siffatto rabbioso livore contro il partito stesso e la sua vera anima trotzkysta e quindi unica depositaria del concetto di “rifondazione” (checche’ ne pensi Vendola).

E desideriamo soprattutto far sapere a Paolo Ferrero e alla Segreteria Nazionale del partito che ci sono moltissimi FROCI che non si sono mai riconosciuti nel progetto Spettacolare sansonettiano, e che sostengono fermamente che Bertinotti e di conseguenza la sua tentacolare creatura Luxuria hanno di fatto consapevolmente portato il partito alla catastrofe elettorale per proprio interesse personale, senza nulla fare per le cause in cui si sono impegnati a solo scopo di ritorno elettorale
.
E che tali FROCI, noi FROCI RIVENDICATI, non temiamo affatto che la “cacciata di Sansonetti” si traduca in un giornale omofobo e chiuso ai temi del “personale”, della sessualita’ e dei diritti civili, ma che tali battaglie, lungi dall’essere trasformate in merci Spettacolari nazionaltelevisive a causa di una distorata interpretazione delle Dinamiche Postmoderna, debbano essere invece integrate nella lotta, fattiva, reale e concreta,
(come gia’ precendentemente detto) contro la politica poltronistica e taglia-tortaiola, la mafia imperante, lo strapotere bancario, la dissoluzione dello Stato Sociale, e ancora la violenza domestica, l'ignoranza diffusa, la miseria subita.

Solo in questo modo le lotte per I diritti civili, sopratutto quelli FROCI, LGBT, Omosessuali o come la sensibilita’ di ciascuno preferisce chiamarli, avranno la giusta forza per ottenere dei risultati concreti, che non siano il presenzialismo radical chic nei salotti della roma bene o della televisione nazional/popolare
E se per ottenere cio’ e’ necessaria la “cacciata” da Liberazione e dal Partito della Rifondazione Comunista di Sansonetti e dei suoi accoliti,
ben venga cio’.
Non si tratta di un abuso, ma di un atto dovuto perche’ quale sfacelo abbiano prodotto costoro, la Storia ce lo ha gia’ mostrato.


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DEMOCRAZIA (e tolleranza) UOLTERIANA

E quindi nel nostro "bel paese" la cui politica e' determinata dalla
menzogna globale di un Dio mai esistito
(e dato che gli animali sono la prova vivente della sua non esistenza
ci si e' pure inventati che appunto non hanno un'anima,
quando qualunque gatto e' preferibile a qualunque prete, compresi
quelli "buoni"),
abbiamo finalmente avuto un'altra bellissima prova di "democrazia" da
parte del Partito Democratico,
in tutto e per tutto equivalente a quelle di "liberta'" da parte
appunto della "casa delle liberta'"....

Insomma, i risultati delle primarie li avete vist* tutt*,
e quindi non serve commentare il prevedibilissimo plebescito verso Veltroni.
Da dire infatti che il giorno precedente il berlusconista IL
GIORNALE aveva pubblicato una previsione dei risultati, esattamente
corrispondenti a quelli poi verificatisi (se nonc he a Letta veniva
datp un punteggio un po' piu' alto).
Curioso invece notare che il Poll di repubblica on line aveva dato un
risultato invece completamente diverso.
Ma si sa, al di fuori delle menate sul "digital divide", anche se
internet ce l'hanno anche le galline (anzi soprattutto quelle),
poi succede che escludendo il popolo trasversale delle chat,
il pischellame monositario (o solo YOUTUBE o solo MYSPACE e via
dicendo),chi davvero usa internet non solo per la posta elettronica,
fa ancora parte suo malgrado di una sorta di piccola elite pensante.
E infatti, sul Poll online di Repubblica si dava una
schiacciantissima vittoria di Rosy Bindi, che avra' anche avuto,
sopratutto nelgi ultimi giorni, ennesimi rigurgiti di buonismo
mammone di sinistra, ma certo votare lei e' un bel segno di apertura
mentale e protesta al moderatismo centrista "di sinistra ma anche di
destra" Veltroniano.

D'altra parte c'e da dire che Veltroni e' davvero un genio.
Ha passato tutta la vita a fare il numero due, il cane fedelissimo
della corrente dominante, ma evitando sempre di mettersi in conflitto
con chicchessia'.
A difendere i carri armati cinesi in Piazza Tienanmen quando quella
era la direttiva di partito, a difendere il grido di liberta' degli
studenti cinesi che i carri armati stavano schiacciando, come "grande
esempio di liberta'", quando le direttive di partito avevano
cambiato orientamento.

A quanto pare le grandi doti di metereologo di Uolter, sempre
abilissimo a capire da che parte spirasse il vento, l'hanno alfine
trasformato ne "l'uomo buono per tutte le stagioni".
Non piu' l'eterno numero due, il nostro ora ha un partito da dirigere
tutto per se, che dirigera' appunto cme ha diretto roma.
Con una politica di sinistra ma anche di destra,
aperto alle richieste ma anche chiuso alle stesse,
permissivo ma anche repressivo,
amante del jazz e della cultura, ma anche interessato a propinare al
popolino solo muzak nazionalpopolare,
permissivo verso i centro sociali, ma anche propenso a chiuderli
tramite "soluzioni alternative",
e via bilanciando.

Insomma, decisamente perfetto....
Con un solo piccolo neo: non e' lo e' per noi.
Ma noi chi siamo?
SIAMO MASSA?
NO DI CERTO..... e quindi questo e' certamente un problema trascurabilissimo.

HELENA VELENA

(15 ottobre 2007)
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SOLIDARIETA’ SI, ma rispetto alla costrizione all’ABIURA

E’ con profondo dolore, e non solo di stomaco, che esprimiamo tutta la nostra solidarieta’ a ANDREA RIVERA non tanto per quanto da lui dichiarato dal palco del “concertone”, in quanto dati di fatto reali, concreti, totalmente condivisibili, compresi quelli ignorati dai media e non riguarda assolutamente la Chiesa Cattolica Romana.
La nostra solidarieta’ non e’ nemmeno motivata dal dare sostegno, comunque legittimo, a Rivera per gli attacchi violentissimamente surreali da lui subiti a mezzo stampa da parte di una fazione politica ormai in guerra contro la legalita’ e la liberta’ di pensiero e di espressione.

Piuttosto questa “solidarieta’” (parola che detestiamo perche’ in genere riservata ad un riconoscimento di appartenenza all’elite di potere, anche quando rivolta a rappresentanti dell’apparente opposizione), con profonda comprensione e appunto dolore, la esprimiamo ad Andrea Rivere per le pressioni, gli attacchi, le minacce e I ricatti che essendosi abbattuti su di lui principalmente da una sinistra di governo fintamente laica, l’hanno costretto di fatto a simil-ABIURARE, pena la cancellazione totale della sua carriera.
E’ questo quando di piu’ inaudito, pericoloso e drammaticamente ignorato dai media tutti, cio’ che ci spaventa fortemente per la piega assolutamente reazionaria, amtidemocratica a tendenzialmente totalitaria che la semplice espressione di un’opinione basata su fatti incontrovertibili ha suscitato nei poteri forti di un paese ormai troppo debole, anzi soccombente alla tragedia dell'oscurantismo..

HELENA VELENA
(VA)

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FANTAPOLITICA, O SEMPLICE ANTICIPAZIONE?
Non e' un'analisi, non e' teoria, non e' nemmeno un comunicato...
E' semplicemente una storia..
di fantascienza??
non proprio....

Diversi mesi fa girava voce che Rifondazione Comunista cambiasse nome.
No, non in Rifiondazione Consumista, ovviamente....
Ma si diceva che avrebbe tolto il "comunista". Atto dovuto per un
partito che e' cattostalinista, ma marxista sicuramente no.
E che non e' neanche piu' un partito, ma semplicemente una corrente
del Partito Unico dell'Impero.

Poi si son cominciate ad avvicinare le elezioni, e non se ne e' parlato piu'.
I Rifondatori cacciano Ferrando, che in quanto trotzkysta e' l'unico
vero rappresentante del concetto di Rifondazione del Comunismo, dopo
la perversione dello stesso per opera di Lenin e Stalin.
E come Stalin fece ammazzare Trotsky, il nostro Fricchettone
Stalinista elimina (non e' piu' tempo di ammazzamenti sul piano
fisico) appunto Ferrando.

Chiedo a Daniele Capezzone, il segretario della Rosa nel Pugno, se
gli risulta che Fausto Bertinotti aspiri alla poltrona di Presidente
della Camera. E pure se e' possibile che la riesca ad ottenere.
Risposta affermativa in entrambi i casi.

Bene, veniamo all'ora, anzi al prossimissimo futuro...

Sembra che poco dopo le elezioni I Ds si fonderanno con la
Margherita, e daranno vita al Partito Democratico, cioe' il referente
Italiano del Partito Popolare Europeo.
Cioe' la Nuova Democrazia Cristiana.

Curioso che Moro fu ammazzato per evitare che la Dc da lui guidata
facesse il "compromesso storico" col PCI, mentre ora il PCI odierno
si transforma nella stessa sua nemesi, la DC.

E curioso pure che Berlusconi qualche giorno fa, al summit del
Partito Popolare Europeo, abbia dichiarato che fondera' un nuovo
soggetto politico, cioe' il Partito Popolare Italiano, cioe' la nuova
DC.
Berlusconi e i suoi "nemici"; in lizza per diventare "ufficialmente"
la stessa cosa. Che lo fossero gia' da tempo era palese a tutti
quanti non avessero gli occhi foderati di speranze, di buonismo e di
fiducia in promesse irrealizzabili, sia a "destra" che a "sinistra".


Ma torniamo a Rifondazione.
Spariti i DS ecco tornare in gioco Bertinotti, il quale, riprendera'
immediatamente il progetto di cambiamento (del nome, la politica
rimarra la stessa centrista di oggi, se non peggio), e si
trasformera', abbandonando il termine "comunista", nei nuovi DS.

Bertinotti cosi'' facendo suppone, e forse ha pure ragione, di
aumentare la forza numerica del suo partito.
Andati gli ex DS (partito) a pescare nel calderone dei berlusconiani
delusi, posizionandosi al centro centro, gli ex elettori DS che si
pensano ancora di.... centro si, ma a sinistra, sceglieranno il
partito di Bertinotti.

Ecco che improvvisamente si spiega perche', in questo ripulirsi,
moderarsi, mediocrizzarsi, togliere la falce e il martello e la
parrucca di banane, indossando un sobrio completo e di conseguenza
facendosi accettare dalle mamme, sia davvero possibile che un
Bertinotti completamente de-comunistizzato possa diventare presidente
della Camera.

A questo punto pero' sorge spontanea una domanda:
Ma chi rimane a sinistra, insomma a fare una politica "di sinistra"?

Beh, considerando che il Partito Umanista e' piccolo piccolo piccolo
(tantissima gente non sa nemmeno che esista), e che i Comunisti
Italiani e i Verdi rischiano di non passare la quota di sbarramento,
rimanendo percio' fuori dal nuovo governo,
rimarra' solo la Rosa nel Pugno.

Che a questo punto, con le sue spine e la sua fama di Rompicoglioni,
sara' l'unica a fare davvero opposizione, soprattutto verso
l'Azienda Italia SPA (Stato Pontificio Ampliato) e a rappresentare,
dopo il crollo totale dei comunismi finti e veri, la sinistra.

Fantascienza?
Forse solo semplice anticipazione...


Helena Velena
np:
NUROSIS
(the eye of every storm)
titolo davvero appropriato, come l'atmosfera...

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QUANDO LO
SPETTACOLO DI "SINISTRA" MOSTRA LA SUA TRAGICA INCONSISTENZA............

L'al lupo al lupo mediatico della "Lecciso del centrosinistra" (e non dei poveri, non mi permetterei mai una cosa simile) mostra pienamente la corda.
Non di "AGGRESSIONE FASCISTA" SI TRATTA.
Anzi, non solo non si tratta di fascista, ma neppure di aggressione.
Una semplice contestazione, peraltro pacifica, di militanti di AN, trasformata pero' in una richiesta globale di solidarita' a cui una parte del popolo GLBT, a questo punto mi vien di pensare "quella piu' ingenua, semplicisticamente buonista", e' caduta bellamente.
E quindi il totale vuoto politico di una persona a cui di politica, men che meno di sinistra, non fregha nulla se non riempie il suo portafoglio,viene riempito da una solidarieta' verso il nulla, una pura invenzione, un'esagerazione mediatica capitata ad hoc (e se non c'era, bisognava proprio inventarla).
La carriera politica del furo deputato Luxuria (certo che Guadagno e' proprio un cognome perfetto!!) e' basata solo su questo, colpi di fortuna offerti dall'avversario.
La Mussolini che lo "offende" chiamandolo con una parola che tutti noi rivendichiamo, i militanti di AN, che rispondono alla sua soubrettaggine con gli stessi metodi.

Infatti l'organizzatore della contestazione dichiara:
"ABBIAMO MANIFESTATO CONTRO UNA CANDIDATURA SPETTACOLO
E ABBIAMO FATTO SPETTACOLO ANCHE NOI"

Parole piu' chiare non le poteva dire.
Ma l'ipocrisia stalinista dei pseudo-comunisti ovviamente accetta solo il proprio spettacolo,
e non quello dei loro avversari.
Peccato, piccolo berlusconi pseudo comunista per interesse momentaneo, che una risata ti seppellira', come si meritano tutti quelli che da sinistra mettono in essere il loro essere, sostanzialmente, di destra.

Un'altra nota importante e' che l'articolo del Corriere della Sera riporta correttamente le mie parole, cioe':
"Per coprire il suo vuoto programmatico, la Lecciso del centrosinistra vuole apparire come il novello martire dei froci".
Ma molto significative sono le parole in proposito, di Teodoro Bontempo:
"LUXURIA E' STATA TRASFORMATA IN UNA VITTIMA, ORA SARA' DIFFICILE CRITICARLA SENZA ESSERE ACCUSATI DI MACHISMO".

Quindi, quando quelli che dovrebbero essere i nostri amici usano le strategie del Vuoto e del Controllo Sociale Spettacolare del nemico, e producono il trovarsi daccordo con le parole dei nemici di entrambi, significa che la farsa e' diventata ormai una tragedia che puzza del fetore fascista che si pretenderebbe di combattere.

Helena Velena


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QUANDO “PIU’ NEMICI PIU’ GLORIA” DIVENTA UNO SLOGAN… ”COMUNISTA”…!!!

Solidarieta’ a Vladimir Luxuria per essere stato fatto oggetto di lancio di finocchi, che neppure l’hanno colpito?
NON CI PENSIAMO PROPRIO.
La Lecciso del centro sinistra a quanto pare, per coprire il suo totale vuoto programmatico, e la assoluta mancanza di un pensiero che sia uno, di sinistra, pensa di costruirsi una credibilita’ soltanto come novello “martire dei froci”.
Peccato che questo martirio, il lancio di finocchi, fosse una delle battute preferite quando soubrettava al Maurizio Costanzo Show, raccontando divertito che quando tornava a casa dalla discoteca la domenica mattina attraversava un mercatino rionale, e dalle bancarelle gli lanciavano le verdure, soprattutto i “finocchi”.
Due pesi e due misure, certo, soprattutto quando si ha da coprire un totale nulla in termini politici.
Ma il motivo per cui Luxuria non si merita nessuna solidarieta’ per la contestazione da parte dei fascisti, e’ proprio per essersi scelto questo ruolo di vittima e martire designato, a partire dal penoso battibecco con la Mussolini.
Qui Luxuria invece che rivendicare una parola, “frocio” che tutti noi usiamo (lui compreso) per autodefinirci e appunto rivendichiamo con orgoglio, e contrapporla alla mussoliniana apologia del fascismo e tutto cio’ di negativo che questo significa, ha giocato, in mancanza di altre capacita’, la parte del povero agnellino che viene “aggredito e insultato”, producendo piu’ pena che solidarieta’. Ma soprattutto in cio’ legittimando i fascisti che decidono di innalzarlo a vittima sacrificale continuando quindi a  insultarlo e aggredirlo verbalmente.

Troviamo inoltre assolutamente penoso e vergognoso l’aver insistementemente richiesto, la drag queen Luxuria, protezione e presenza da parte della polizia, alle sue prossime iniziative.
Una cosa davvero molto “di sinistra”, prova davvero evidente della sua “militanza comunista” tanto sbandierata in questi giorni di ricreazione di un’immagine ad hoc, “sobria e adeguata”.
Perche’ non si fa “difendere” da futuri lanci di finocchi dai compagni del suo stesso partito? Forse perche’ questi ultimi hanno ormai capito che la “Lecciso del Centro Sinistra” e’ non tanto (magari) impresentabile, ma piuttosto indifendibile politicamente?
Certo non potra’ farsi difendere dal Movimento GLBT, a cui chiese di “non essere lasciata sola”; ma che lo ha invece abbandonato immediatamente al suo dorato destino, questo novello piccolo Berlusconi  che fara’ sempre e soltanto (come sempre e soltanto ha fatto in passato), il suo esclusivo interesse, eliminando segretamente ma in modo molto funzionale, tutti quanti, ovviamente indipendentemte dal loro lavoro politico nel Movimento GLBT, avrebbero potuto anche solo, avrebbero potuto anche solo, nel misero teatrino dello Spettacolo mediatico, minimamente metterlo in ombra.

Ma il Movimento, che ha spostato i suoi voti principalmente verso la politica chiara, netta e laica della Rosa nel Pugno piuttosto che quella cattocomunista tranquillizzante di Rifondazione, ormai e’ giunto a piena consapevolezza  dell’indifendibilita’ politica di chi non ha nulla da dire (e non soltanto cose di sinistra), e costruisce la sua pseudo-campagna elettorale (non dimentichiamoci che e’ gia’ eletto di default, e che aspira ad una poltrona nella Commissione Cultura, laddove, parole sue, “si decidono i finanziamenti”, e ci sembra sia chiarissimo il perche' gli interessa...) sulla conta dei suoi nemici.

Abbiamo sempre pensato che “piu’nemici piu’ gloria” fosse uno slogan fascista, di quelli che c’e l‘hanno coi “froci” e gli tirano i finocchi.
Ma ora scopriamo essere invece il motto di chi berlusconiano lo e’ nel sangue (e nel portafoglio), anche se finge di essere momentaneamente di sinistra per esclusiva convenienza economica.
Nessuna solidarieta’ quindi, ma molto molto disgusto.

Helena Velena
TRANSGENDER interNATIONal

V for Velena


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I BUONI E I CATTIVI SECONDO LIBERAZIONE


La Pravda di Rifondazione Comunista, ancora conosciuta come "Liberazione", la scorsa domenica 12 marzo apriva la prima pagina con una foto dello sgombero della Sorbona con sovrimpressa la scritta SI, ed una degli scontri antifascisti di Milano con sovrimpressa la scritta NO. A quanto pare per la Pravda italiana predere le botte dalla polizia e farsi cacciare da un'occupazione e' una cosa dignitosa, mentre tentare di impedire una manifestazione in cui si esalta la "ricostruzione del Partito Fascista", in una citta' Medaglia D'Oro per la Resistenza, e' una cosa Non dignitosa, anzi decisamente deprecabile.
Tutto perche' sono state bruciate alcune macchine.
Alcuni giorni dopo una rissa tra tifosi romanisti e tifosi di una squadra inglese e' degenerata pesantemente, con un bilancio di svariate persone accoltellate e ferite al volto con colli di bottiglia.
Nessuna parola di biasimo e di condanna della violenza e' apparsa sull'organo di Rifondazione, dimostrando a questo punto che l'incolumita' fisica della persona e' molto meno importante che la proprieta' privata danneggiata. O forse, piu' logicamente, che i tifosi sono comunque potenziali elettori, al contrario degli "antagonisti"; e quindi conviene tenerseli buoni.
Pero' poi perfino sulla proprieta' privata, cioe' le macchine bruciate, Liberazione usa due pesi e due misure. Nessuno sdegno e nessuna condanna ai fascisti che una settimana prima hanno bruciato diverse macchine di frequentatori di un Centro Sociale romano.
Ora pero' a Parigi l'applicazione del precariato nel mondo del lavoro provoca una protesta di un milione di persone.
Alcuni anni fa, all'epoca della approvazione in Italia della corrispondente legge Biagi scesero in piazza tre milioni di persone, inebetite pero' da 40 minuti di condanna dei suoi assassini da parte di Cofferati. Condanna legittima, ma esageratamente lunga perche' tesa a nascondere l'abolizione dei diritti dei lavoratori da parte di un governo di "sinistra", lo stesso Prodi-d'Alema che ci apprestiamo ad eleggere ora, con la complicita' vergognosa del maggiore sindacato che dovrebbe tutelare piuttosto i lavoratori stessi.
Ora quindi che i francesi hanno cominciato a reagire alla distruzione dello Stato Sociale,  con giusta rabbia, gridando dieci volte piu' forte, venendo arrestati in numero dieci volte maggiore e bruciando dieci volte tante macchine, dobbiamo forse aspettarci che la Pravda di Liberazione titoli SI agli italiani che hanno accettato passivamente in quasi totale silenzio la cancellazione di decenni di lotte e diritti ottenuti, e invece aggiudichi un bel NO ai cattivi francesi che hanno deciso di reagire in modo netto ed evidente, preparandosi anche ad un VERO sciopero generale??
Ti aspettiamo al varco Sansonetti, tu e la tua censoria Pravda!!!


Helena Velena

per TRANSGENDER interNATIONal
e per HELENAVELENA
"combat transgender music 4 the next generation"


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MEGLIO INKAZZAT* CHE CATTOSTALINISTI DIFENSORI DEI FASCISTI


Qualche settimana fa in una conferenza alla STRIKE per presentare il
film punk "cosa fare in caso di incendio",
ho detto che questo RITORNO DEL PUNK non e' motivato da
celebrazionismi, revivals o nostralgia, ma dal ritorno delle medesime
condizioni economiche, sociali e politiche di malessere,
disoccupazione, inflazione, miseria, repressione e morte della
sinistra istituzionale che ne avevano determinato la prima nascita
tra il 76 e l'84.....

I fatti di sabato a Milano dimostrano in pieno questa analisi.
E oggi come ieri, il giro di vite del solito biasimo buonista, della
solita indignazione ipocrita e del solito cattocomunismo bianco della
"solidarieta'", unito al fascismo diffuso della disinformazione
voluta dai potentati economico-politici, anche e soprattutto di
sinistra,
produce ulteriore repressione..

Il Partito Catto-Stalinista della Rifiondazione Consumista sta
sostanzialmente dalla parte dei poliziotti e condanna i "violenti",
soprattutto ora dopo la svolta "pacifista & nonviolenta" del Lider
Maximo Fausto Bertinotti grazie al guru/imbonitore/psycopoliziotto
omofobo e transfobico Massimo Fagioli (cacciato, a ragione, dalla
Societa' Psicoanalitica italiana nel 1976), svolta che pero' non gli
impedisce di dichiarare candidamente a Repubblica, a proposito
dell'invasione dell'Iraq, il suo sostegno al dato di fatto che
"l'italia e' fedele alleato USA".


43 esseri umani arrestati.
43 ribelli, autonomi, antifa, neo-lumpen proletari, anarchici, punk,
frociabbestia, NO VAT & NO TAV, black bloc, non conformi, non
militonti rifondaroli, inkazzati e rivendicanti la loro volonta' di
opporsi al fascismo e al clericostalinismo opportunista del "avanti
al centro contro gli opposti estremismi",
ora non sono piu' liberi.
Sono stati arrestati, in 43.
Certo, facile, facilissimo, pure molto "utile" da parte di TUTTI
esprimere sdegno verso i "facinorosi e i violenti".
Quindi anche da Fausto Bertinotti non una solo parola in loro favore,
a favore del loro antifascismo e del loro diritto di manifestare
contro il nazismo, il negazionismo, l'omofobia che ritornano forti e
difesi dalle istituzioni, dalle leggi, dall'ipocrisia della
"sinistra" istituzionale....
Si preoccupa piuttosto che questo evento venga strumentalizzato dalle
destre contro il suo partito, ma il primo a strumentalizzare se
stesso e il suo partito e' proprio lui, che ancora una volta mostra
la guancia e non solo quella, alla moderazione centrista, nel vano
tentativo di ignorare la rabbia e la critica radicale montante, DA
SINISTRA, nei suoi confronti!!!

A quanto pare in poche ore la solita facile, populistica ipocrita e
pietistica indignazione vero il "meglio fascista che frocio" della
Mussolini, viene tranquillamente trasformata in un elettoralmente
opportunistico "MEGLIO MODERATO CHE ANTIFASCISTA" !!!!

Che fai ora Fausto, cacci anche Caruso come hai cacciato Ferrando, se
te lo chiede non tanto Fini, ma piuttosto Prodi, Rutelli, d'Alema,
Fassino, in nome dello specchietto per elettori/allodole del
"Cacciare Berlusconi" tenendosi pero' la sua politica che i tuoi
alleati hanno creato?


"la miseria della politica produce la politica della miseria"

oggi come ieri
Helena Velena
"punk is dead, long live punk!!!"

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MEGLIO NULLA CHE LUXURIA-MUSSOLINI


Siccome Rifondazione Comunista, con la candidatura di Luxuria ha dato la stura alla sua scesa in campo nella "politica Spettacolo", e' evidente che  ormai  spettacolo e', e soltanto quello.
E non si lamentino troppo ne si indignino il partito, Luxuria e i suoi pochi sostenitori, per questo inaspettato colpo di teatro dell'attrice Mussolini, che permette loro fortunosamente di riempire un vuoto di contenuti e comunicazioni con la facile indignazione all'insulto.
"Frocio", sia molto chiaro, non e' piu' una denigrazione. Ma e' un termine riappropriato all'interno della comunita' GLBT come lo fu "nigger" per la comunita' nera afroamericana, in cui si strappa un termine al nemico per riempirlo di significati positivi. "Frocio" e' quindi l'equivalente italiano di "queer", un termine americano un tempo offensivo, ma che ora designa una cultura  organizzata, reattiva, rivendicata e uffficializzata, fino ad arrivare ai corsi di "studi froci" nelle Universita' americane.
All'affermazione di Mussolini una risposta degna dell'identita' GLBT/Transgender sarebbe stata non indignazione, ma piuttosto la rivendicazione di questa parola.
Ma era un'occasione troppo bella, quella di riempire un'incapacita' politica nel rispondere alle furbe provocazioni e deviazioni concettuali dell'avversario fingendo una buonista indignazione tutta pietistica e quantomai falsa.
I bambini, la famiglia dopo la separazione.. cose che nulla a che fare hanno con i PACS in se stessi, ma piuttosto con le problematiche tipiche anche del matrimonio, o la questione dei CPT. Argomenti populisti dove il candidato sedicente (ma non riconosciuto tale) transgender non ha saputo replicare, difeso piuttosto da un Di Pietro dotato di notevole buon senso e apertura mentale, e che piuttosto ha approfittato della bagarre verbale per tentare di riconquistarsi qualche sparsa simpatia all'interno del Movimento GLBT che ha ormai delegittimato la sua candidatura e le false promesse del suo partito.
"Frocio" e' un termine che la scena transgender rivendica a se, il pietismo politico e il populismo spettacolare nazionaltelevisivo e' invece qualcosa che rigetta totalmente.

Helena Velena
Per TRANSGENDER interNATIONal
(organizzazione nata circa 9 anni fa a seguito della pubblicazione per i tipi di Castelvecchi del libro "Dal Cybersex al Transgender", a firma Helena Velena)

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ORGANIZZIAMO LA RESISTENZA ALLA RINUNCIA AI PACS


Diciamolo molto chiaramente: non ci servono 280 pagine per dimostrare che riteniamo il programma dell'Unione in materia di diritti civili, in particolare (ma non soltanto) in relazione alle persone e alle coppie omosessuali e transessuali, una vera e propria beffa.
Una beffa perpetrata da partiti che presentano nelle proprie liste candidati omosessuali o "transgender" solo per accaparrarsi il  NOSTRO voto, numericamente estremamente significativo, senza darci ASSOLUTAMENTE NULLA IN CAMBIO.
Cio' che chiediamo e' semplicemente cioe' che e' stato ormai approvato in buona parte dell' Europa, e addirittura deliberato dal Parlamento Europeo, mentre invece a quanto pare in Italia non puo' neppure far parte del programma politico della coalizione di sinistra.
Il perche' di tutto cio' e' apparente a chiunque.
Da una parte il tentativo ormai non piu' celato di rincorrere disperatamente i i cosiddetti voti cattolici, di un elettorato ex democristiano che a quanto pare nessun politico ha ancora capito essere sempre stati voti "contro gli estremismi di destra e sinistra", e non "voti cattolici" in termini propriamente detti.
E di conseguenza dall'altra il tentativo, gia' ben riuscito nei DS e ora in essere in Rifondazione Comunista di "spurgare" ogni residuo di radicalita' di sinistra, rinunciando quindi anche ad una posizione LAICA che si assume essere alla base di un'identita' di sinistra e espressamente "comunista", in cambio di una presentabilita' centrista che possa guadagnare al partito (stiamo sempre parlando di Rifondazione) almeno un ministero nel nuovo governo, o meglio ancora la  prestigiosa poltrona della Presidenza della Camera.
Queste sono manovre da mercatino rionale della politica, e a noi non interessano.
Quello che ci interessa e' ribadire, allo sfinimento se necessitasse,  che un diritto fondamentale ormai approvato in quasi tutta Europa risulta in Italia invece assolutamente inconcepibile, e che gli ammiccamenti fatti al movimento GLBTTQ presentando candidati immagine per accaparrarsi i voti, rimangono solo ed esclusivamente cio', furbi ammiccamenti, promesse senza sostanza, peggio ancora del Patto con gli Italiani di tragica Berlusconiana memoria.
Tanto piu' che la decisione di Rifondazione Comunista di accettare l'eliminazione dei PACS dal programma dell'Unione altro non risulta essere che un clamoroso e palese pubblico disconoscimento dell'importantissimo lavoro svolto finora dall'Onorevole Titti De Simone, e, ancor piu' un televisivamente grottesco disconoscimento  del ruolo di Rappresentante del NOSTRO movimento GLBTTQ, ruolo tutto da verificare, del candidato Vladimir Luxuria, proposto come simbolo di lotte che il suo stesso partito non ha nessuna intenzione di supportare.

Inoltre sia chiaro che l'unica parola d'ordine per cui  a questo punto il Movimento GLBTTQ e' chiamato alle urne a votare per la coalizione di centrosinistra, cioe' di "Cacciare Berlusconi", non solo non ci basta, ma non ci incanta piu'.
Non ci interessa cambiare i Padroni del Vapore per ottenere poi ESATTAMENTE la stessa politica, sorda ai diritti civili, piegata agli interessi del Vaticano, e basata esclusivamente sulla spartizione del potere, quando addirittura non dei guadagni derivanti da tale potere (TAV docet).

Se l'Unione, Rifondazione Comunista o qualunque altro soggetto politico vuole stipulare un "Patto con i Froci", avendone in cambio i voti, dovra' accettare la nostra piattaforma di Diritti Civili che passa obbligatoriamente anche per i PACS.
In caso contrario NOI come Movimento GLBTTQ ritireremo il nostro sostegno a tali compagini politiche, che a quanto pare pur dicendosi alternative a Berlusconi hanno deciso di usarne gli stessi metodi di  Politica Spettacolo tranquillizzante ma priva di contenuti reali di cambiamento.

Chiediamo quindi quanto prima un incontro pubblico tra il Movimento GLBTTQ e i vertici nazionali dei partiti che presentano candidati a nome e in favore del Movimento stesso,

E chiediamo a loro e a tutt* quant* hanno a cuore i diritti civili, la liberta' d'espressione della propria identita' di genere, del proprio orientamento sessuale, del riconoscimento legale dei legami d'amore, e di conseguenza la LAICITA' DELLO STATO, in modo chiaro e senza ambiguita', di sottoscrivere la NOSTRA piattaforma di diritti e liberta'.



Se i NOSTRI diritti non saranno sostenuti da alcuni partito,
nessun partito sara' sostenuto da NOI !



Helena Velena,
A nome di un coordinamento nazionale TRASVERSALE
GLBTTQ in via di formazione, non dipendente da nessun partito


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Per una piattaforma di diritti e libertà

A coloro che oggi ci dicono che il riferimento all'orientamento sessuale nel programma dell'Unione non era scontato chiediamo: siamo certi che lo stesso programma proclami espressamente di essere contro il razzismo, a favore della parità tra uomo e donna, contro la violazione dei diritti umani, contro la pena di morte, contro i trattamenti e le pene crudeli, inumane e degradanti, contro le esecuzioni extragiudiziali, a favore della libertà di espressione e di associazione? Ci pare che nessuno di questi valori sia scontato nel mondo, e talvolta neanche nella nostra società. O forse quello che ci vogliono dire è che non è scontato che la parità di trattamento per le persone omosessuali e transessuali sia un valore condiviso all'interno dell'Unione?
Se, come crediamo, è così, il silenzio sarebbe stato più decoroso di una imbarazzante dichiarazione di intenti. Tanto, anche in assenza di parole, i fatti avrebbero potuto e potrebbero comunque seguire, cosa che tuttavia neanche in passato è mai accaduta.

Per questo è necessario uscire dalle ambiguità, dagli opportunismi, dalle falsità, dalle mezze parole, e proponiamo, a chi ci crede, di sottoscrivere i punti che seguono.



Io mi dichiaro

A favore del matrimonio tra persone dello stesso sesso, in ragione di un principio di uguaglianza formale e sostanziale

A favore dei patti civili di solidarietà, per coloro che non vogliono o non possono sposarsi

A favore della tutela delle convivenze di fatto, per coloro che scelgono un legame leggero

A favore del diritto alla genitorialità delle persone omosessuali e transessuali

A favore di norme antidiscriminatorie sulla base dell'orientamento sessuale e dell'identità di genere che offrano la stessa protezione oggi già riconosciuta ad altri gruppi

A favore di misure contro l'omofobia e la transfobia e l'istigazione all'odio omofobico e transfobico

A favore della piccola soluzione per le persone transessuali e transgender che vogliono cambiare il proprio prenome

A favore della rettificazione degli atti dello stato civile per le persone transessuali e transgender indipendentemente dall'intervento chirurgico

E, condizione preliminare, contro l'indebita interferenza delle gerarchie vaticane nelle vicende e nelle decisioni politiche di uno stato italiano troppo accondiscendente.